Figli miei siete  in questo momento come degli uccellini con i becchi aperti, state aspettando il  cibo quotidiano. Ecco figli miei, eccola la colomba del mio spirito, si posa  soavemente su ognuno dei vostri beccucci. I miei uccellini, vi accontentate di  così poco, la vostra umiltà la gradisco molto.
Figli miei siete  rimasti in pochi  così umili, così  speranzosi in quel cibo che arriva a voi veramente dall’alto, le vostre teste  sono rivolte all’insù, come gli uccellini. Il mio spirito è su di voi, sta  volando come una colomba da un punto all’altro di questo mio cenacolo, vi  inonderò col mio spirito di amore, di gioia, di speranza, di fratellanza, di  amicizia.
Io sono lo  spirito di amicizia non deludo mai i miei amici. Figli miei invocatelo spesso  questo amico così silenzioso, soltanto se siete pronti ad aprirmi i vostri  cuori io entrerò con il mio spirito; figli cari solamente se voi mi accetterete  entrerò in tutti voi. Vi ho riuniti perché vi amo di quell’amore puro e  sincero, voglio donarlo a tutti voi. Figli miei la vera gioia la troverete  soltanto in quell’amore, in quella infinitesima parte di pane e di vino che  ogni giorno trovate sulla vostra mensa. Eccolo l’Agnello, eccolo l’Agnello di  Dio “Gesù, Gesù, Gesù.” Figli miei in questo consiste il vero amore; eccolo è  qui sulla croce, il mio sangue sta inondando e scaldando tutti i vostri cuori,  questo è l’amore che continuo a donarvi. In questo unico mio figlio che ho  amato da sempre più della stessa mia vita.
“Oh! Mammina,  siamo qua. Vogliamo asciugare le tue lacrime, permettilo a tutti noi, lo  sappiamo siamo indegni, ci riconosciamo per quello che siamo peccatori, oh!  Gesù perdonaci non vogliamo che tu soffra così”.
“Oh! Figli  quella spada sta trapassando il mio cuore, aiutatemi voglio che capiate quello  che sta succedendo su questo altare, la vostra mamma sta soffrendo immensamente  ma voi figli miei mi consolate; quel mio Giovanni, in mezzo a voi, mi da tanta  tenerezza. Oh! Figlio sto parlando con te sei così tenero e io ti amo tanto,  hai preso il posto del mio Giovanni, è tutto tuo, sei quel figlio degno, umile.  Figlio mio, eccolo il tuo Gesù, è quel pane e quel vino nelle tue mani che ogni  giorno si rinnova, tu sai quanto è grande l’amore di mio figlio, si dona a te  ogni giorno. Figlio mio quanto ti amiamo, quanto ti amiamo. 
O figli miei,  quello spirito che è sceso su questo cenacolo è il Padre, è il Figlio, è Maria.  E’ lei l’unica persona degna, che fa parte di questa mia Trinità. Siamo qua in  mezzo a voi, il mio altare figli, è al completo, ci stiamo donando a voi.  Queste sofferenze che ho messo nei vostri cuori sono soltanto le spine più  piccole che ornano la corona. E’ un dono d’amore che ho fatto ad ognuno di voi;  vi benedico figli miei in modo solenne in nome della S.S. Trinità. Figlio mio  alza la tua mano con tutti noi, vi benediciamo: nel nome del Padre che è amore,  nel nome del Figlio che è sacrificio, nel nome dello Spirito Santo che aliterà  in fondo al vostro animo, vi sta dando una nuova vita. Figli, vi ho rigenerato,  ora potete andare, vi indicherò le strade. Amen. Amen. Amen.
     
    Il “mio  Giovanni” si riferisce a don Michele.