Figlia mia oggi non ti stupirai,  voglio parlare con voi della sofferenza.
La mia sofferenza per i peccati del  mondo e per tutte le opere che si compiono ogni giorno pensando soltanto al  proprio io, egocentrismo diabolico a tutti gli effetti. Come potete non capire  quanto possano esser nocivi certi vostri comportamenti, prima di tutto per voi  stessi e poi per i vostri fratelli.
La risposta che usate darvi è  sempre la solita: ma io non uccido, non rubo e faccio la carità, dunque non  offendo e non faccio del male a nessuno.
 Figli miei carissimi, guardatemi su quella  croce, perché tanta sofferenza ho dovuto patire e patisco ancora oggi; non  capite che ad ogni vostra offesa al fratello Io sono in lui e soffro? E tutte  le vostre mancanze di carità ad iniziare dal mattino appena vi alzate? Pensate  forse ai bisogni altrui? No, il primo pensiero è sempre per voi; il mangiare,  il vestire, l’organizzare la giornata pensando al lavoro e poi dove mi  collocate? Il vostro pensiero difficilmente è rivolto al vostro Dio che  illumina la vostra giornata e vi permette di viverla non secondo i vostri  meriti, ma soltanto per l’amore che mi lega a voi.
Questa mancanza a Gesù, al Padre,  allo Spirito Santo come volete chiamarla? Tutte le volte che mi collocate  all’ultimo posto nei vostri cuori è per Me un grandissima sofferenza. Questo è  il primo comandamento che vi ho dato: amerai il Signore Dio tuo con tutto il  tuo cuore, con tutta la mente con tutto te stesso.
 Siete certi di non peccare di fronte a tanto  Amore? Si figli miei questa per Me è la sofferenza più grande, il non amore da  parte vostra.
La Pasqua si avvicina, volete  celebrarla con Me? Offritemi i vostri cuori, datemi quell’amore che desidero,  datemi le vostre sofferenze, unitele a quelle del vostro Gesù tanto da capire,  almeno in minima parte, quanto sia difficile amare senza avere nulla in cambio.
Vi chiedo, figli miei carissimi, in  questi giorni che vi separano dalla Resurrezione di vivere nella sofferenza del  cuore il disamore che regna nei vostri cuori, convertitevi, perdonate, amate e  sarete salvi, nella mia resurrezione vi dono la vita.
Il Padre del Figlio Crocifisso. 
    Signore illumina sempre la nostra  cecità. (Si lavò e tornò che ci vedeva Gv.9,1-41).
      Si, nella mia cecità non avevo  capito il perchè di quel messaggio di gioia in periodo quaresimale, ma nella  tua infinita sapienza e bontà hai voluto aprirmi gli occhi subito dopo. Infatti  nella domenica successiva al messaggio, il sacerdote celebrante indossava la  casula di colore rosa, la quale stava ad indicare come, in quella domenica,  tutta la Chiesa gioiva nell’attesa della S. Pasqua. 
      Grazie Signore per la tua conferma.