Nel nome di Gesù, ogni  ginocchio si pieghi per proclamare che Egli è il Signore del cielo e della  terra. 
Ogni uomo sappia, che  nell’umiltà del suo cuore, è riposta la speranza, la verità e la fede, conferma  e riconoscenza dovuta al Figlio di Dio. 
Non solo rispetto dunque, ma  tributo d’amore, che ogni figlio proclama a Gesù il Cristo, l’Unto di Dio. 
La storia rende verità  affermando che il Cristo è nato, vissuto, morto e risuscitato il  terzo giorno. A coloro che fanno fatica nel riconoscere in Gesù, il Figlio di  Dio dico: “leggete ciò che afferma la storia riportata attraverso la memoria  umana e non potrete negare ciò che i vostri fratelli, duemila anni fa, hanno  vissuto e sperimentato da vicino, alcuni toccando con mano le opere e i  miracoli compiuti da Gesù”. 
Vi ripeto, inchinatevi e  rispettate il nome di Gesù, colui che ha dato la vita per i suoi. 
Nessun uomo può equipararsi  al Figlio dell’uomo. Giuseppe stesso, padre putativo di Gesù, è stato il primo  ad inginocchiarsi davanti a quella mangiatoia, ove giaceva il Figlio di Dio  fattosi uomo. 
Lo Spirito Santo nel  mostrare quel Bambino, ha voluto assicurare lo sposo della Vergine Maria, che  quella Creatura, nata da Donna, era veramente il Figlio dell’Altissimo. 
Figli miei, preparatevi ad  onorare e adorare quella croce ornata dal Corpo Santo dell’Agnello, piegando le  vostre ginocchia in segno di ringraziamento per quel dono sacrificale. Sappiate  riconoscere in quell’Uomo dei dolori, il Figlio Unigenito di Dio, vostra  salvezza. 
La vostra fede si fortifichi  e cresca ogni giorno per poter proclamare, in unione di spirito con l’umanità  intera, che Gesù Cristo è il Signore. 
Nel segno della risurrezione vi benedico
Gesù Cristo.