Dopo aver recitato il S.  Rosario, alle ore 03.30 circa del mattino,  mi sentivo molto  triste per non essere riuscita  a concentrarmi nella preghiera: improvvisamente però, ho visto e sentito la mia  vita interiore totalmente fondersi (a livello spirituale - fisico- psichico)  con il Corpo Mistico di Cristo. 
Ho capito chiaramente il  mistero della “Cristificazione” e cioè che Cristo, nell’Eucarestia, attraversa  con le sue cellule vitali le nostre cellule umane diventando un tutt’uno con  noi. La gioia che ho provato in quell’istante è indescrivibile.   
Il Padre mi ha poi spiegato  il significato del suo “abbraccio quaresimale”, la fusione cioè, della Sua  Divinità con la mia umanità; non ero più io a vivere la sofferenza (per la  frattura dell’omero) ma Lui che viveva e soffriva in me. Quale mistero! 
Sentivo e vivevo questa  perfetta unione nella gioia, poiché,grazie a questa sofferenza, il Signore mi  ha chiarito la cosa più importante della mia vita: che l’Eucaristia è la fonte  della vita poiché quell’Ostia ci “Cristifica”. 
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      Con le mie poche e povere parole certamente non riesco a spiegarmi, è umanamente impossibile, ma spero di poter dare ugualmente un piccolo contributo a coloro che si sforzeranno di capire quanto sia meraviglioso vivere nella “fusione” con Gesù mediante l’Eucarestia. 
    Gesù il Risorto .