20 maggio 2015

Gesù nella Trinità


“Io non ti conosco”. Questo dirò a gran parte dei miei figli.
Carissimi, state vivendo in un mondo ipocrita, eretico, ateo, fatto soltanto di materialismo. Troppi di voi affermano di non conoscermi, sono per loro una invenzione dei sacerdoti, o peggio ancora non credono in un Dio Trinitario.
Orbene, potete dire senza alcuna smentita a questi miei figli che quel Dio che stanno rinnegando, quel Dio fattosi uomo per la loro salvezza, quel Dio che poteva vivere senza di loro ma che li ha voluti nel suo incommensurabile amore, quel Dio dirà loro: “Io non ti conosco.” Non sono un Dio cattivo ma Sono Giustizia Infinita.
Figlioli, voi sapete quanto grande sia la misericordia che ho per ognuno di voi, sono sempre pronto a perdonare le vostre mancanze, ma non posso accettare quando una mia creatura, nata dalle mie mani, si ribella al suo Creatore.
E' arrivato il momento di decidere: Dio o mammona. Se l'uomo ha deciso di prendere il mio posto dovrà affrontare il mio giudizio. Non può pretendere di mettersi dalla parte del tentatore e poi di essere riconosciuto come figlio di Dio.
Vi ripeto: date a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio.
Siate più umili, non vivete nell'odio, nel rancore, nell'egoismo, sono sentimenti che portano alla morte spirituale. Seppellite l'orgoglio e schieratevi dalla parte del vostro Dio, l'Onnipotente.
Il vostro “io” vi porta sempre più lontano da me, vi ripeto, siate umili, soltanto Io posso darvi quello di cui avete bisogno. Avvicinatevi all'Eucarestia, pane quotidiano che sfama ogni vivente, riconoscetevi imperfetti e lasciatevi plasmare dal mio amore.
Figlioli, non lasciatevi influenzare da dottrine che non sono la mia, donatemi i vostri cuori, amatevi a vicenda e nell'unità sentitevi fratelli, figli di uno stesso Padre.
Sono con voi, rimanete uniti, raccogliete i tralci che andrebbero perduti e gettati nel fuoco della geenna. Vi benedico e vi riconosco miei figli.

Gesù nella Trinità.